“Una iniziativa demagogica, strumentale, tampone, estemporanea e forse clientelare”
Così il Presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro ha commentato l’iniziativa, annunciata con grande clamore dalla Regione Calabria tesa a bloccare i prezzi di alcuni prodotti di prima necessità. “Da tempo la Coldiretti ha denunciato l’anomalo andamento dei prezzi che sta mettendo in difficoltà il reddito delle famiglie falcidiandone le disponibilità economiche e che trova una sperequazione enorme tra il costo della materia prima fornita dai produttori ed il prezzo finale al dettaglio”.
“La Regione – continua Molinaro - in sostanza fa l’accordo con chi determina e detiene il 90 per cento del prezzo all’interno della filiera, il restante 10 per cento è della produzione”. Certamente, la cosa insospettisce poiché manca il mondo della produzione che fa fino in fondo il proprio dovere e questo le famiglie ed i cittadini consumatori lo sanno bene. “Con queste iniziative estemporanee evidentemente la Regione Calabria ed i solerti dirigenti che preparano le bozze di accordo non vogliono fare chiarezza e trasparenza all’interno della filiera, anzi, scelgono a favore della peggior rendita e degli interessi di alcuni soggetti”. Non vi è sostanzialmente – secondo Coldiretti - una inversione di tendenza per un reale percorso innovativo che faccia crescere complessivamente l’intero sistema economico della nostra regione a salvaguardia del reddito delle famiglie. Un sistema di interessi che l’organizzazione non riesce a capire o forse capisce troppo bene. Ci si rifugia dietro accordi, preparati da una altisonante consulta economico sociale (cosa a prodotto fino ad oggi?) che offuscano il mondo della produzione e cancellano l’identità dei nostri territori e dei nostri prodotti. “Non possiamo – prosegue Molinaro –accettare la subalternità agli interessi di pochi soggetti. Non possiamo permettere che si speculi sul lavoro ed i sacrifici degli imprenditori agricoli, sui consumatori, sui cittadini, sulla Calabria.
Perché, si chiede e chiede la Coldiretti, a distanza di oltre due anni, nonostante innumerevoli e reiterate richieste il governatore Loiero si ostina a non convocare il Tavolo Regionale Agroalimentare previsto da una Legge della Regione Calabria, composto da Istituzioni regionali e locali, industria, commercio, consumatori, cooperazione, sistema delle Camere di Commercio, sindacati e Organizzazioni Agricole che è l’unica sede di concertazione vera e progettuale sui temi economico – sociali dove si possono trovare soluzioni, a questioni come quello dell’aumento dei prezzi poiché è presente tra l’altro tutta la filiera produttiva. Ognuno – conclude la Coldiretti – deve assumersi fino in fondo le proprie responsabilità la Coldiretti ha il diritto/dovere di assumersele nell’interesse delle imprese agricole ed agroalimentari, dei cittadini-consumatori e dell’economia e lo sviluppo della Regione.