quiSpot:
rassegna stampa calabrese
Provincia: Cosenza
Comune: Cosenza
Argomento: Politica
Cosenza: Dimissioni sceneggiata di Perugini
Dopo una giornata all’insegna delle urla, delle liti e delle risse sfiorate - fa più rumore però l’assenza del sindaco Salvatore Perugini – per la decisione sul presidente del consiglio, è rinviato a oggi.
La maggioranza prima va sotto e poi trova un’intesa sul percorso da seguire ma non sul nome.
Pietro Filippo (Udeur), ufficialmente, e Damiano Covelli (Pd), ufficiosamente, si sono candidati («per spirito di servizio») a ricoprire temporaneamente il prestigioso incarico.
Dal canto suo, Perugini (che ha preferito restare chiuso nella sua stanza) ha congelato le dimissioni minacciate domenica dopo l’ennesima fumata nera sul successore di Franco Sammarco.
L’intenzione del primo cittadino è verificare se esiste ancora una maggioranza e un progetto comune da portare avanti.
Perugini si è anche impegnato ad aprire una verifica che dovrà sfociare in un rimpasto di giunta che tenga conto dei nuovi equilibri interni alla coalizione di governo.
Tra le critiche, le più colorite provengono da Vincenzo Adamo della Rnp, al quale non si può dire che manchi la fantasia: «Oggi Perugini ha dimostrato di essere un sindaco masochista: dopo aver preso gli schiaffi stamattina, da parte di coloro che dovrebbero sostenerlo, ora si concede a coloro che lo avevano sfiduciato in pubblico consiglio ».
Più diplomatico, Giacomo Mancini, dopo l’alterco durissimo con Covelli e Greco: «La verità vera è che la città è allo sbando.
C’è un nugolo di consiglieri che invece di risolvere i problemi pensa a fare un teatrino.
Perugini dice di essersi dimesso, poi veniamo qui in consiglio comunale e di queste dimissioni non c’è traccia. Ecco, questi sono i risultati per aver denigrato i socialisti: mi auguro che Perugini si dimetta davvero, in modo che i cosentini tornino alla scelta democratica ».
Più stringato Fabrizio Falvo di An: «L’assenza di Perugini dal consiglio comunale di oggi è stata emblematica di una coalizione senza leader e senza idee, che porta sempre di più la città di Cosenza alla catastrofe politico-amministrativa». Su un tenore analogo, Bozzo e Commodaro dell’Udc: «I vari gruppetti del centrosinistra hanno dato vita ad una serie infinita di schermaglie e hanno fatto capire come ormai non sia più possibile, al loro interno, una sintesi politica capace di dare risposte efficaci alle tante urgenze della città»