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rassegna stampa calabrese
Provincia: Cosenza
Comune: Cosenza
Argomento: Sanità
Cosenza: Ospedale Annunziata nel caos
Bruno Nardo vuole più soldi di quelli che l’azienda ospedaliera di Cosenza gli offre.
L’associato di chirurgia a Bologna, di origine vibonese, è stato di recente a Cosenza per incontrare il direttore generale dell’azienda, Cesare Pelaia.
L’azienda è disposta ad offrirgli il massimo previsto dal contratto di capo dipartimento, circa 4.500 euro nette mensili, ma al medico non bastano.
E nemmeno la promessa di integrare l’annualità con l’indennità di posizione sembra aver convinto il professionista .
Dovrebbe venire in ogni caso Bruno Nardo, ma le posizioni contrattuali sembrano ancora distanti.
L’associato felsineo reclama il pagamento di spettanze pregresse relative ai trapianti effettuati nel recente passato.
Ma i motivi del diverbio fra Nardo ed il management si riferirebbero anche alle mansioni che il chirurgo dovrà svolgere.
L’azienda vuole affidargli l’intera gestione del centro trapianti, mentre lui è disponibile solo ad occuparsi dei trapianti del fegato, obiettivo ambizioso da raggiungere per l’ospedale cosentino.
Il rischio che corre il medico vibo nese è anche quello di trovare un ambiente ostile, non disponibile a riconoscerlo come leader.
Gli interni avrebbero preferito che venisse effettuata la proroga ad Aldo Scarpelli, congedatosi polemicamente ed in anticipo dalla direzione dipartimentale.
Intanto, l’aria di malumore che si respira all’interno del nosocomio, riguarda pure i farmacisti in servizio all’unità diretta da Paola Carnevale.
La scelta di bandire il di viboscusso concorso, tuttora sospeso ed oggetto di un’indagine giudiziaria, è stata letta come forzatura in un servizio che dispone già di sette professionisti in organico e che presenta evidenti lacune nei settori ausiliari.
Mancano i magazzinieri e gli addetti alle consegne e di questo il management sanitario non intende occuparsene.
Sul fronte delle partenze imminenti c’è da registrare quella di un altro chirurgo di grande spessore, Pasquale Verre, in procinto di lasciare l’Annunziata, mentre lascia perplessi l’intenzione di distribuire a pioggia le unità operative semplici .
Ne sono state previste almeno il 20% in più di quelle concordate con i responsabili dei vari reparti.
Quasi tutti sono dirigenti o candidati del centrosinistra alle ultime competizioni.
E la chiamano ancora sanità pubblica.