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rassegna stampa calabrese
Provincia: Cosenza
Comune: Cosenza
Argomento: Cronaca
Cosenza: Nunnari a Facciolla - Ho subito pressioni
Mons Salvatore Nunnari ha parlato.
Ha detto tutto al sostituto procuratore della Repubblica di Paola, Eugenio Facciola, che indaga sulla grave voragine che si è registrata all’interno del Papa Giovanni XXIII.
Ne ha parlato a luglio con il magistrato, il Vescovo di Cosenza, e lo ha fatto senza riserve.
Nunnari ha raccontato al sostituto procuratore tutto l’iter seguito personalmente dopo l’insediamento a Piazza Parrasio e le pressioni esercitate nei suoi confronti da alcuni gruppi politico-imprenditoriali per l’affidamento della gestione di Serra Aiello ad un socio privato.
Settori ben identificati della Regione, sponda ds, avrebbero più volte telefonato al Presule per chiedere di cedere la struttura ad un gruppo privato.
Nunnari si è sempre rifiutato di violare il principio di correttezza e di imparzialità, affidandosi completamente alla procura paolana per fare pulizia sotto il tappeto di una Rsa piena di scandali e di malversazioni.
Una tesi che combacia con quella di Doris Lo Moro, che a Facciolla raccontò delle intimidazioni subite da settori del suo partito proprio per la scelta del partner privato che avrebbe dovuto rilevare la struttura.
Erano tre i partecipanti all’asta indetta dalla Curia, dopo la ritirata di Rolando Manna e del suo gruppo , il 2005.
La Pedus, società bolzanina che ha in appalto alcuni servizi fondamentali dell’azienda ospedlaiera di Cosenza, Poggi-Parente, la coppia di imprenditori catanzaresi proprietaria di diverse Rsa (e del Catanzaro Calcio sino a due anni orsono) ed il gruppo Iris facente capo a Piero Citrigno.
Non ho ceduto di un millimetroha detto Nunnari a Facciolla- sia perchè credo che il martirio vissuto dalla Chiesa cosentina con questa esperienza meriti la più ampia trasparenza, sia perchè, se mai si arriverà a cedere la fondazione ad un privato, io farò in modo che la scelta avvenga nel più assoluto rispetto delle leggi e delle regole Un business appetibile, quello della fondazione, che oggi vanta oltre quattrocento pazienti e quasi altrettanti dipendenti.