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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 30/10/2007
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Reggio Calabria: Le donne chiedano potere gestionale
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Reggio Calabria
Argomento: Politica
Reggio Calabria: Le donne chiedano potere gestionale

La Commissione regionale per le Pari Opportunità sollecita ogni donna eletta nei Consigli comunali, provinciali e regionali, vale a dire in tutte le Assemblee elettive degli Enti territoriali, di proporsi come componente della Giunta alla guida di un assessorato”.
Lo afferma in una nota la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Antonia Lanucara.
“La proposta - aggiunge - prende le mosse da una valutazione sulla composizione degli Esecutivi dove le donne sono per lo più assenti.
Per loro le deleghe scarseggiano: minima è infatti la percentuale di donne che ricoprono ruoli di gestione, con la conseguenza per le stesse di vedersi relegate a ruoli di non meritata subalternità.
Non è più concesso rimanere in attesa che “qualcuno” renda a cuore la generale carenza di rappresentatività delle donne nelle Istituzioni, poiché l’osservatorio politico e dunque, i sindaci e gli amministratori sono spesso di un unico genere ed è difficile, pertanto, scardinare interessi individuali e collettivi consolidati.
La Commissione regionale di parità conosce bene il problema e ritiene di non poter più sottacerlo.
Occorre una seria interlocuzione politica, istituzionale e popolare.
Com’è noto, è solo del 4% circa la percentuale di donne-sindaco in Calabria.
Un dato, questo, che non è soltanto lesivo della democrazia ma che è esso stesso fattore produttivo di anti-democrazia”.
“Su questo tema pertanto - afferma ancora Lanucara - è necessario aprire un grande dibattito tra le donne calabresi.
Un dibattito trasversale per il conseguimento di un obiettivo che nella solitudine diventa impossibile da realizzare ma che nell’articolazione di un confronto democratico diventa possibile. Bisogna far sentire e far ricadere su una cultura neutra, che poi è quella maschile, la scadenza di un tempo che ormai si è concluso sia nella cultura del Paese che in quella dei calabresi e delle calabresi.
Se non ostacolate, le donne sono una risorsa, una forza viva, capace di dare stimoli nuovi ad una politica che in linea di massima non solo è obsoleta ma proprio perché non si è “rinfrescata” con la cultura delle donne, risulta perdente. Le donne sono in grado di realizzare politiche nuove ed efficaci e, dal punto di vista etico, rappresentano una forza che è l’unica forza di cambiamento.
Le donne, così come gli uomini, non hanno bisogno di corsi di preparazione ed addestramento alla politica proprio perché la politica s’impara sul campo.
E quando sono scese in campo, le donne hanno saputo dimostrare di realizzare cambiamenti generali, vere e proprio rivoluzioni di civiltà.
Chi di esse è ancora oggi soggiogata da una cultura maschile è chiamata ad uno sforzo aggiuntivo per liberarsi dal giogo della schiavitù intellettuale.
Perché così come ci sono uomini in grado di accogliere la politica delle donne, sarebbe un paradosso se le donne in politica costituissero un ostacolo per le altre donne.
Auspicando un’inversione di rotta, invito pertanto tutte le donne a scendere in campo.
Un invito rivolto, in particolare - conclude Antonia Lanucara - alle donne che già sono impegnate in prima linea in politica con l’obiettivo di realizzare reti di solidarietà democratica e di interlocuzione fra donne e uomini per un mondo diverso e migliore.
Dunque, più donne nelle Giunte per rivitalizzare il confronto politico sul cambiamento che chiede la società”.