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rassegna stampa calabrese
Fonte: Giornale di Calabria
Data: 30/10/2007
Autore: Redazione
Giornale di Calabria
Reggio Calabria: Non prorogare il commissariamento
Provincia: Reggio Calabria
Comune: Reggio Calabria
Argomento: Ambiente
Reggio Calabria: Non prorogare il commissariamento

Sarebbe una vera e propria vergogna se la politica calabrese chiedesse anche un solo giorno di proroga per il Commissariamento per l’Emergenza Ambientale in Calabria, equivarrebbe agli occhi dei calabresi al “gettare la spugna” ”: questo l’invito di Legambiente rivolto a 360 gradi alla politica calabrese in riferimento ai troppi “rumori” circa la possibile richiesta di altri sei mesi di gestione commissariale.
“Al momento - si legge in un documento - la Regione non ha chiesto al Governo la proroga, tant’è che il Ministero dell’Ambiente ha già avocato a sè le competenze per la bonifica del sito industriale di Crotone.
Come più volte ribadito da Legambiente, l’esperienza commissariale in Calabria è segnata da un pesante fallimento e oggi è improcrastinabile la necessità che politici e istituzioni tornino ad assumersi la responsabilità di risolvere il capitolo “rifiuti” non essendovi più motivazioni, neanche tecniche, a giustificare ulteriori ipotesi di proroga”.
Legambiente ricorda che, circa 4 anni fa, “il 20 novembre 2003, si richiedeva al Ministero dell’Ambiente ed alla Presidenza del Consiglio una “proroga tecnica” per garantire la gradualità ed il controllo del passaggio agli enti locali, “governando” così il ritorno del regime ordinario delle competenze.
Per questa richiesta l’allora Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Calabria e il responsabile unico del procedimento furono chiamati a riferire in merito allo stato di attuazione della gestione del ciclo dei rifiuti innanzi alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
È opportuno ricordare anche la decisione del Consiglio Stato, sez. V, n. 6809/02 del 13 dicembre 2002 in cui si è ritenuto “eccessivo” qualificare in termini emergenziali un intervento svoltosi in un periodo di tempo di più anni.
Il regime commissariale prolungato è stato valutato - continua la nota - dal Consiglio di Stato come una “sovrapposizione di un sistema amministrativo e di gestione alternativo a quello ordinario”; sistema caratterizzato dall’attribuzione di competenze sempre più ampie al Commissario, nonchè da una dotazione di mezzi e personale di tale consistenza da aver attuato una concreta estromissione dei comuni e delle comunità locali.
La durata nel tempo dei poteri straordinari attribuiti finisce per tradursi, secondo il Consiglio di Stato, anche in una incertezza sui tempi della cessazione del regime di emergenza, quindi in una “incertezza del termine finale del regime straordinario”, non consentita nel nostro ordinamento.
L’eventuale richiesta di proroga del commissariamento rappresenterebbe - conclude Legambiente - l’ammissione della politica a non saper governare i processi, un’ammissione di inadeguatezza rispetto ai compiti e alle responsabilità assunte nei confronti di tutti i cittadini calabresi.
In altre parole, il fallimento di una classe politica inadeguata”.