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rassegna stampa calabrese
Provincia: Cosenza
Comune: Cosenza
Argomento: Cronaca
Cosenza: Viale Parco, Comune condannato
Un’ulteriore stangata si abbatte sulle casse di Palazzo dei Bruzi dove soldi ne sono rimasti veramente pochi. Il Comune infatti è stato condannato a pagare circa mezzo milione di euro a una ditta alla quale aveva tolto alcuni lavori su Viale Parco. La vicenda inizia nel 2005 quando la magistratura apre un’indagine sulla realizzazione dei lavori e sequestra parte dell’importante arteria. La clausola della garanzia di conformità consente al sindaco Eva Catizone e all’assessore ai Lavori pubblici Franco Ambrogio di chiedere alla Sjles srl di Policoro di rimettere mano al tratto che va dalla stazione di servizio alla sorpaelevata. Secondo quanto scritto nel ricorso poi accolto dai giudici, c’è solo da dirimere una questione relativa al drenaggio delle acque piovane. Nel luglio di due anni fa in una riunione a Palazzo dei Bruzi le parti sembrano trovare un’intesa. Ma una settimana dopo l’amministrazione rescinde il contratto e affida il cantiere a un’azienda cosentina, la EdilPerri. Il costo dell’appalto, inizialmente di 172mila euro, lievita a 280mila. I lavori consentono la riapertura della corsia nord del tratto incriminato. La Sjles però non ci sta e si rivolge alla magistratura amministrativa romana che, d’accordo con la società, passa la questione a un collegio arbitrale. Archiviata prematuramente l’esperienza Catizone e terminata la gestione commissariale, sulla poltrona di primo cittadino siede già Salvatore Perugini, titolare dei lavori pubblici è sempre Franco Ambrogio. Forte di un errore di convocazione, l’amministrazione comunale decide di non presentarsi, una scelta che si rivela fallimentare. Il lodo arbitrale infatti va avanti lo stesso fino alla decisione degli arbitri che danno ragione alla Sjles. Il Comune dovrà pagare 262mila euro per l’illegittimità di una decurtazione operata dalla direzione dei lavori, 68757 euro per lavori realizzati e non contabilizzati, 150mila euro di risarcimento danni, 18783 euro di interessi. Sempre che il secondo grado di giudizio non cambi le cose, Perugini e i suoi difatti hanno modificato strategia difensiva e hanno presentato appello. In attesa di una soluzione definitiva della vicenda, il radicalsocialista Giacomo Mancini fa sentire la voce della minoranza. «Per anni alcuni dirigenti del Pd - afferma il deputato-consigliere comunale - hanno accusato i socialisti di aver intascato tangenti su Viale Mancini». «Questa infame campagna di odio - conclude - è pagata dai cosentini: ai disagi per la chiusura dell’arteria, dovranno aggiungere il pagamento di ingenti somme di denaro pubblico al quale è stato condannato il Comune».