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rassegna stampa calabrese
Fonte: Area Locale
Data: 08/11/2007
Autore: Francesco Rizza
Area Locale
Mesoraca: Il Centro Operativo Mobile è di tutti
Provincia: Crotone
Comune: Mesoraca
Argomento: Sanità
Mesoraca: Il Centro Operativo Mobile è di tutti

Con un Comunicato stampa, il sindaco diessino mesorachese Salvatore Lonetto esprime il proprio punto di vista relativamente al Centro operativo mobile ed alla querelle della locale sezione della Prociv del presidente Eugenio Londino.
Ricordiamo che con un proprio comunicato stampa, negli scorsi giorni, la stessa Associazione di volontariato lamentava di essere stata ingiustamente “sfrattata” dal Centro operativo mobile, ubicato a piano terreno del Municipio mesorachese, lamentando da parte della stessa Amministrazione comunale un atteggiamento antidemocratico.
Le cose, a leggere il comunicato stampa del sindaco Lonetto, non stavano affatto in questo modo e l’impressione che coglie a margine della “querelle” è che la Prociv mesorachese abbia voluto cavalcare la pantera di un’ inutile e forviante protesta.
Nel proprio comunicato stampa, infatti, il sindaco Salvatore Lonetto evidenzia come nessuna singola associazione di volontariato può ritenersi unica proprietaria del Centro operativo mobile.
Questo, scrive il Sindaco mesorachese, “è alle dipendenze del Ministero della Protezione Civile e sotto la diretta responsabilità del Sindaco; le eventuali associazioni possono solo essere chiamate dal Sindaco per eventuali interventi ma non sono parte integrante del Centro, che, come ufficio, viene gestito dal responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale”.
Relativamente all’illazione della Prociv di Londino secondo cui il Centro operativo mobile era stato sottratto alla sua associazione, per agevolarne altre, nella stessa nota si spiega come “che è interesse del Comune promuovere il maggior numero possibile di Associazioni di questo genere” nella consapevolezza che “a sopravvivere saranno, naturalmente, quelle che dimostreranno di avere una migliore organizzazione ed una migliore preparazione ed attrezzatura”.
Nel comunicato stampa del Sindaco mesorachese, inoltre, si evidenzia come “le associazioni di Protezione civile sono associazioni di volontariato che nascono su iniziativa di privati cittadini, come nel caso di Mesoraca,oppure su iniziativa comunale, nel senso che il Comune può sensibilizzare i cittadini ed incoraggiarli ad istituire l’organizzazione. In ogni caso l’associazione, dotata di opportuno regolamento e statuto, si presenta al Comune chiedendone il riconoscimento e poi fa richiesta alla Regione Calabria di essere inserita in un apposito registro regionale."
"Il Comune –aggiunge il Sindaco diessino - in caso di necessità come terremoti, alluvioni, frane, ne può chiedere ufficialmente l’aiuto e poi liquidarne le eventuali spese dopo opportuna rendicontazione”.
In un altro passaggio della propria nota, il primo Cittadino mesorachese sottolinea come “fino al 2006 queste associazioni sono state utilizzate dai Comuni in modo improprio, compreso Mesoraca; nella maggior parte dei casi per supplire alla mancanza di Vigili Urbani e per dar manforte a questi ultimi in caso di feste o manifestazioni di una certa importanza. In conseguenza di questo “abuso” la Regione Calabria ha deciso di limitare l’attività di queste forme di volontariato: con diffida formale, inviata a tutti i Sindaci calabresi, ha imposto il ricorso alle associazioni di Protezione Civile solo ed esclusivamente nei casi prima citati. Per ampliare il loro campo di azione alcune di queste associazioni si “collegano” ad analoghe associazioni dei Vigili del Fuoco e dei Vigili Urbani: in questo modo hanno la possibilità di aggirare la diffida”.