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rassegna stampa calabrese
Provincia: Cosenza
Comune: Paola
Argomento: Sanità
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Argomento: Sanità
Paola: Perrotta sull´ospedale, Non c´è stato il confronto
«Spero che prevalga la saggezza sui capricci personali». Polemiche da An
Ospedale unico Paola – Cetraro, sembra oramai fatta. Su questa riorganizzazione giungono altre rassicurazioni dagli ambienti regionali, ricordando che sulla questione sanitaria la giunta Loiero torna a riunirsi domani. Chi apprezzava il piano Cavallo con gli emendamenti finali, come il sindaco Roberto Perrotta, può ritenersi soddisfatto su come si sta evolvendo la vicenda. Chi invece aveva posto delle obiezioni al piano dell’ex manager, che ricordiamo, tra l’altro, prevedeva il trasferimento della chirurgia ordinaria a Cetraro, continua anche a oggi a non condividere questa riorganizzazione. Tra questi i rappresentanti locali delle forze politiche di centrodestra. Il sindaco Roberto Perrotta, invitato ad esprimere il suo parere sull’ospedale unico, evidenzia la mancanza di confronto tra amministrazione locale e Regione: “L’unico commento che mi sento di fare e che con rammarico abbiamo costatato che non c’è stata nessuna possibilità di poter parlare direttamente con il presidente Loiero e con l’assessore, in modo da poterci confrontare e quindi assumere poi decisioni conseguenti. Mi auguro che la saggezza possa prevalere su ogni forma di capriccio personale e che quindi le istanze possano essere tenute nella giusta considerazione. Per cui attendo fiducioso – conclude il sindaco - segnali che incoraggino la tenuta dei rapporti istituzionali”. Il coordinatore zonale di An, Mimmo De Rosa, con toni polemici, punta il dito con chi ha sostenuto a suo tempo il piano Cavallo, da cui l’assessore Lo Moro ha tratto spunto per formulare il suo piano, potenziando l’ospedale di riferimento e declassando l’altro nosocomio locale, Paola, a casa della salute. Inoltre De Rosa esorta la giunta regionale alle dimissioni collettive: “Abbiamo espresso la nostra contrarietà da quando fu il piano Cavallo a ipotizzare l’ospedale unico, con il presidio di Cetraro di riferimento. Ci rendiamo conto che a questo punto tale riorganizzazione diventa la soluzione del compromesso. Questo fatto se lo deve rimproverare innanzitutto il sindaco di Paola, che ha sostenuto il piano Cavallo. Non è un caso, infatti, che l’attuale piano sanitario ha preso spunto dalle proposte di riorganizzazione ospedaliera presentate dalle diverse Asl. Il problema per noi di An è politico: la Lo Moro avrebbe fatto bene a non dar vita al balletto delle sue dimissioni. Avrebbe fatto meglio a dimettersi subito e basta. E avrebbero dovuto seguirla tutti gli assessori, ivi compresi quelli che fanno riferimento alla maggioranza del comune di Paola. Per salvare l’ospedale di Paola – conclude il coordinatore zonale di An - dobbiamo mandare a casa questa coalizione al governo di centrosinistra”. L’assessore comunale alla Sanità, Franco Perrotta, è compiaciuto per la probabile soluzione del presidio unico, ma intende ancora battersi affinché Paola diventi ospedale di riferimento, tirando in ballo i reparti delle cliniche private di Belvedere, veri e propri doppioni di quelli presenti nell’ospedale di Cetraro, distante solo pochi chilometri: “Questa è una proposta per Paola certamente più razionale della casa della salute, nel senso di efficacia ed economicità. Mi auguro che a questo si possa lavorare per far si che la scelta sia ancora più razionale. Dobbiamo infatti tenere conto delle realtà private. Bene l’ospedale unico Paola – Cetraro, ma non ripetiamo i reparti delle strutture private a Cetraro, bensì a Paola. Il pubblico e il privato accreditato non devono lavorare in concorrenza, ma in sinergia”. Franco Perrotta conclude asserendo che è “auspicabile un confronto con le realtà locali per decidere insiem
«Spero che prevalga la saggezza sui capricci personali». Polemiche da An
Ospedale unico Paola – Cetraro, sembra oramai fatta. Su questa riorganizzazione giungono altre rassicurazioni dagli ambienti regionali, ricordando che sulla questione sanitaria la giunta Loiero torna a riunirsi domani. Chi apprezzava il piano Cavallo con gli emendamenti finali, come il sindaco Roberto Perrotta, può ritenersi soddisfatto su come si sta evolvendo la vicenda. Chi invece aveva posto delle obiezioni al piano dell’ex manager, che ricordiamo, tra l’altro, prevedeva il trasferimento della chirurgia ordinaria a Cetraro, continua anche a oggi a non condividere questa riorganizzazione. Tra questi i rappresentanti locali delle forze politiche di centrodestra. Il sindaco Roberto Perrotta, invitato ad esprimere il suo parere sull’ospedale unico, evidenzia la mancanza di confronto tra amministrazione locale e Regione: “L’unico commento che mi sento di fare e che con rammarico abbiamo costatato che non c’è stata nessuna possibilità di poter parlare direttamente con il presidente Loiero e con l’assessore, in modo da poterci confrontare e quindi assumere poi decisioni conseguenti. Mi auguro che la saggezza possa prevalere su ogni forma di capriccio personale e che quindi le istanze possano essere tenute nella giusta considerazione. Per cui attendo fiducioso – conclude il sindaco - segnali che incoraggino la tenuta dei rapporti istituzionali”. Il coordinatore zonale di An, Mimmo De Rosa, con toni polemici, punta il dito con chi ha sostenuto a suo tempo il piano Cavallo, da cui l’assessore Lo Moro ha tratto spunto per formulare il suo piano, potenziando l’ospedale di riferimento e declassando l’altro nosocomio locale, Paola, a casa della salute. Inoltre De Rosa esorta la giunta regionale alle dimissioni collettive: “Abbiamo espresso la nostra contrarietà da quando fu il piano Cavallo a ipotizzare l’ospedale unico, con il presidio di Cetraro di riferimento. Ci rendiamo conto che a questo punto tale riorganizzazione diventa la soluzione del compromesso. Questo fatto se lo deve rimproverare innanzitutto il sindaco di Paola, che ha sostenuto il piano Cavallo. Non è un caso, infatti, che l’attuale piano sanitario ha preso spunto dalle proposte di riorganizzazione ospedaliera presentate dalle diverse Asl. Il problema per noi di An è politico: la Lo Moro avrebbe fatto bene a non dar vita al balletto delle sue dimissioni. Avrebbe fatto meglio a dimettersi subito e basta. E avrebbero dovuto seguirla tutti gli assessori, ivi compresi quelli che fanno riferimento alla maggioranza del comune di Paola. Per salvare l’ospedale di Paola – conclude il coordinatore zonale di An - dobbiamo mandare a casa questa coalizione al governo di centrosinistra”. L’assessore comunale alla Sanità, Franco Perrotta, è compiaciuto per la probabile soluzione del presidio unico, ma intende ancora battersi affinché Paola diventi ospedale di riferimento, tirando in ballo i reparti delle cliniche private di Belvedere, veri e propri doppioni di quelli presenti nell’ospedale di Cetraro, distante solo pochi chilometri: “Questa è una proposta per Paola certamente più razionale della casa della salute, nel senso di efficacia ed economicità. Mi auguro che a questo si possa lavorare per far si che la scelta sia ancora più razionale. Dobbiamo infatti tenere conto delle realtà private. Bene l’ospedale unico Paola – Cetraro, ma non ripetiamo i reparti delle strutture private a Cetraro, bensì a Paola. Il pubblico e il privato accreditato non devono lavorare in concorrenza, ma in sinergia”. Franco Perrotta conclude asserendo che è “auspicabile un confronto con le realtà locali per decidere insiem