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rassegna stampa calabrese
Provincia: Crotone
Comune: Ciro´ Marina
Argomento: Agricoltura
Proposta di legge per scuola di enologia a Cirò
La viticoltura non è profeta nella sua patria storica: la buona novella è scritta nella proposta di legge a firma del consigliere regionale di minoranza, Giovanni Nucera, reggino e dell’Udc, il quale ha pensato all’istituzione della scuola di enologia e viticoltura della Regione Calabria e... al comprensorio vitivinicolo del cirotano.
Difatti, Nucera ha previsto che la scuola di enologia e viticoltura si articoli in quattro centri con sede legale nei rispettivi Comuni: il centro scolastico di Monasterace (Rc), il centro scolastico di Cirò (Kr), il centro scolastico di San Marco Argentano (Cs) e il centro scolastico di Lamezia Terme (Cz).
Nella sua proposta di legge, depositata presso la segreteria dell’assemblea del consiglio regionale in data 6 novembre ed assegnata alla seconda Commissione per l’esame di merito, si legge che ogni centro scolastico gestirebbe la scuola di istruzione secondaria in materie agrarie, tutte le attività di istruzione, formazione, riqualificazione e culturali; le attività di ricerca e sperimentazione scientifica; i laboratori, le attrezzature e gli immobili afferenti ai suoi compiti di istituto, la consulenza e l’assistenza tecnica a favore delle aziende.
Si tratta di un ciclo di studi secondari di educazione e formazione permanente: l’accesso ai corsi di qualificazione professionale sarebbe subordinato alla frequenza proficua di almeno un biennio di scuola d’istruzione secondaria.
Perché la proposta di legge? Perché Nucera si è reso conto che la Calabria è ”ultima sia nel patrimonio vitivinicolo che enologico”, malgrado il suo straordinario patrimonio di vitigni antichi ed autoctoni, e che la viticoltura non può prescindere né dalla ricerca e dalla sperimentazione né dalla formazione professionale degli operatori della filiera. Ma anche che, se la sua proposta fosse convertita in legge, “la quota regionale di territori vitati diventerebbe un bene prezioso” persino per contrastare l’erosione del suolo! Soprattutto dei territori collinari e montani dove si potrebbero impiantare delle cultivar autoctone.
Il proponente ha indicato che, per l’anno 2007, i fondi per il finanziamento della legge, pari ad euro 200mila, possono essere attinti dagli Upb “ricerca sperimentazione e divulgazione nel settore agricolo e diffusione della cultura”, mentre, per gli anni successivi, nel bilancio dovrebbe essere istituito un apposito capitolo denominato “contributi per la scuola di enologia e viticoltura”.
Non si può che plaudire al progetto ed augurarsi che il consiglio regionale, al di là dei colori politici, approvi la proposta di legge, dando una risposta concreta alle popolazioni interessate e all’antipolitica crescente. A nome del comprensorio vitato del Cirò e Melissa doc, il presidente del Consorzio di tutela, Gaetano Cianciaruso, sta per scrivere una lettera di ringraziamento a Nucera.
Certo, v’è da chiedersi se i consiglieri regionali della provincia di Reggio Calabria siano più sensibili ai problemi della viticoltura, visto che, tempo addietro, il consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi ha presentato una proposta di legge che reca norme per la tutela e valorizzazione dei vitigni autoctoni della Locride e li riconosce come patrimonio culturale della Regione!
La seconda buona novella è la riuscita della manifestazione, nata da un’idea del marinoto Salvatore Murano e organizzata l’11 novembre nella città di Carfizzi. Qui, si è verificato quanto predetto dal sindaco Caterina Tascione: “Marina hipin Karfic” (Cirò Marina sale a Carfizzi). Così è stato: i cirotani hanno degustato i vini novelli a Carfizzi.
Tuttavia, neanche in quel di Carfizzi, gli es