quiSpot:
rassegna stampa calabrese
Fonte: Area Locale
Data: 19/05/2008
Autore: Francesco Rizza
Provincia: Crotone
Comune: Ciro´ Marina
Argomento: Eventi
La Lampada della pace da Ciro´ Marina a Cotronei
Continua la peregrinatio della lampada della pace fra le varie fraternità della Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina dell’Ordine francescano secolare dell’assistenza dei Frati minori.
Ricorrendo il decimo anniversario della precedente peregrinatio quando, in preparazione al Giubileo del 2000, varie lampade benedette a Foligno raggiunsero altrettante Regioni italiane per illuminare la riflessione sulla pace, una nuova tappa della peregrinatio ha raggiunto da Cirò Marina la cittadina di Cotronei e la parrocchia di San Nicola vescovo.
Proprio nella cittadina silana la stessa lampada rimarrà sino al prossimo 14 giugno ed intorno ad essa la fraternità dei Laici francescani del ministro Santo Vaccaro organizzerà vari momenti di preghiera e riflessione sulle tematiche della pace così come stà accedendo nelle altre cittadine raggiunte dalla stessa lampada.
Oltre al ministro Vaccaro, la lampada della pace nella chiesa di san Nicola vescovo è stata accolta dal responsabile regionale dell’Ofs minorico per la formazione Pietro Salerno dal parroco don Luca Greco dalle rappresentanze dell’Amministrazione comunale costituita dalla presidente del Consiglio Rina Bitonti e dal sindaco Mario Scavelli e da una rappresentanza delle locale caserma forestale.
Ad accompagnare, invece, la lampada della pace una nutrita delegazione della fraternità Ofs di Cirò Marina guidata dalla ministra Ofs Maria Teresa Carelli e da mons. Antonio Terminelli.
Nel corso della Liturgia eucaristica, Pietro Salerno ha spiegato la peregrinatio sottolineando la necessità per l’Ofs di “testimoniare dapprima a noi stessi laici francescani e quindi agli altri il bisogno della pace”.
Per il sindaco Mario Scavelli “Cotronei è lieta di prendere parte a questa peregrinatio. Riflettere e pregare per la pace non è mai superfluo.
Nel nostro mondo, al di là dei colori politici e delle fedi religiose, tutti speriamo che la pace arrivi come che si accresca lo spirito francescano”.
Soffermandosi sulla figura di san Francesco d’Assisi, invece, mons. Antonio Terminelli nel proprio appassionato intervento ha ricordato “il suo rapporto col sultano d’Oriente con cui seppe parlarsi e stimarsi, nonostante le differenze religiose e delle lingue. Evidentemente, quando si ha Cristo e la pace nel cuore, le diversità delle lingue e delle fedi non contano. "
E’ bello – ha aggiunto mons. Terminelli – vedere intorno ad un unico altare fraternità provenienti da varie cittadine ed anche le rappresentanze istituzionali in cui sarebbe bello riconoscere quella paternità che è propria di Dio”.
L’invito rivolto ai presenti dal parroco don Luca Greco è stato, invece, quello “costruire la pace mettendo insieme le cose che il mondo solitamente divide” mentre fr. Giuseppe Scandinaro ha voluto ricordare ai presenti che “molte volte non si costruisce veramente la pace perché ci si scorda che la pace vera è Cristo che per noi si è sacrificato ed ha dato per amore la sua vita agli uomini”.