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rassegna stampa calabrese
Provincia: Crotone
Comune: Cutro
Argomento: Attualità
Cutro: Parco eolico, Iris ricorre al Tar contro il comune
La società Iris 2006 ha depositato un ricorso al Tar della Calabria per far invalidare la deliberazione del Consiglio comunale di Cutro del 23 aprile 2008 che dava mandato di sottoscrivere una convenzione con la società Pitagora in merito alla realizzazione del parco eolico.
La notizia è circolata nella giornata di giovedì, anche se una presa di posizione in tal senso non risulterebbe notificata al Comune di Cutro mentre l’azienda, interpellata, non ha inteso confermare né smentire in attesa dell’ufficialità degli atti. Ma il ricorso, da quanto ci è possibile apprendere, è già stato depositato presso il Tar di Catanzaro.
Continua dunque la querelle sull’affare del parco eolico da realizzare sull’altopiano di Rosito - Sant’Anna, per il quale il Comune ha sottoscritto nei giorni scorsi una convenzione con la società Pitagora, che ha già versato la pattuita somma una tantum di un milione di euro, ma che attende la concessione dell’autorizzazione unica da parte del Dipartimento energia della Regione Calabria.
La società Iris, concorrente di Pitagora nella realizzazione del parco, era (oppure è, a seconda di come andrà a finire la questione giuridica) titolare di una precedente convenzione sottoscritta il 4 febbraio 2003 (tra l’allora amministrazione comunale e la società Kes, alla quale poi Iris è subentrata) e rinnovata il 12 luglio 2007 dall’attuale amministrazione.
Non sono note le motivazioni contenute nel ricorso al Tar, ma con ogni probabilità Iris avrà fatto leva sulle posizioni già avanzate nei mesi scorsi e comunicate al Comune prima con un parere legale dello studio Acquarone di Genova e poi attraverso un atto di diffida a non sottoscrivere convenzioni con società diverse da Iris.
L’Amministrazione, come si ricorderà, si determinò per ritenere risolta e priva di ogni effetto la convenzione con Iris (sostenendo che il termine stabilito del 31 dicembre 2007 fosse inderogabile e quindi la società da considerarsi inadempiente), mentre la controparte sostiene che – dall’interpretazione del contratto e dalle comunicazioni intercorse tra ditta e Comune – si possa ritenere plausibile una proroga fino all’8 febbraio 2008 (data in cui poi è stata approvata positivamente dalla Regione la valutazione di impatto ambientale per il progetto Iris).
Oggetto del contendere sarebbe una clausola che prevedeva che le parti, entro il 31 ottobre 2007, avrebbero potuto prorogare il termine per “assicurare il buon esito dell’operazione a seconda della situazione effettiva della procedura di impatto ambientale”, e che nei circa 40 giorni di ritardo intercorsi non ci sia stata responsabilità di Iris bensì della Regione Calabria che ha rinviato più volte la procedura.
Nel frattempo il Comune di Cutro è andato avanti, aprendo i rapporti con Pitagora e concordando i termini di una nuova convenzione che punta ad avere un anticipo consistente dalla società: 1 milione di euro al momento della firma (avvenuto lo scorso 19 maggio), 2 milioni all’ottenimento dell’autorizzazione regionale più 3 milioni entro i successivi 21 mesi. In seguito Pitagora darebbe al Comune il 4% della produzione e dei certificati verdi (con minimo garantito di 450.000 euro) annui e una bolletta energetica annua di 300.000 euro.
La precedente convenzione con Iris prevedeva invece il versamento di una quota fissa annuale di 1.050.000 euro, soggetta a riduzione in caso di riduzione del numero delle turbine installate, ma non inferiore al minimo garantito di 750.000 euro, più la stessa bolletta energetica. Iris aveva già versato al Comune 500.000 euro a titolo di fideiussione sui futuri pagamenti e 100.