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Redazionale


di Maura Mollo
18/04/2007 - Dal 1999, il Glenduff è diventato con gli anni il pub reggino per eccellenza. Bella musica, volume giusto: se parli ti sento. Bella atmosfera: non troppe luci, ma nemmeno vai tastando la faccia per trovare la bocca. I camerieri sono gentili e disponibili, quattro chiacchiere migliorano l'attesa per il tavolo, e un consiglio a chi è indeciso su cosa bere o mangiare, fa sempre piacere. Il menù è ricco e cresce di anno in anno. I piatti son buoni e abbondanti. Difficilmente si rimane delusi. E tra gli sfizi rimane il piatto di patatine, pancetta e wurstel. Il Glenduff è stato il primo a proporlo (oggi lo si trova un po' ovunque, ma l'originale resta quello di via Ravagnese). Anche il costo è onesto ed equilibrato, niente furti con la scusa della buona cucina. Alla fine, da bere ce n'è per tutti gli intenditori, forse persino Michele potrebbe trovare un'alternativa al suo decennale Glen Grant.
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